Abstract
L’anziano affetto da demenza ha bisogno di mantenere il più possibile la percezione di continuità di Sé. Il processo di disgregazione dell'identità comporta un'immagine di sé sempre più difettosa, aderente alla perdita reale e fantasmatica, ad un corpo malato, non abile che necessita di cure ed assistenza. L'intervento sulla qualità della vita prevede l'analisi di questi bisogni primari. Viene presentato un Laboratorio Cognitivo-Emozionale basato sul modello dell'Esperienza Immaginativa, che utilizza la condivisione di frammenti di ricordi personali, in piccolo gruppo. Lo scopo è sollecitare funzionalità smarrite e cercare di farle rivivere nella dimensione immaginativa migliorando, seppur temporaneamente, la qualità della vita percepita dal paziente. Quando i ricordi si confondono con il reale, infatti, non si tratta solo di una perdita dell'esame di realtà ma anche di una modalità adattiva messa in atto per affrontare la perdita, più angosciosa, di parti di sé.