L’ermeneutica del Vaticano II e la metafisica della partecipazione
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Come citare

Contat, A. (2015). L’ermeneutica del Vaticano II e la metafisica della partecipazione. Alpha Omega, 17(3), 485–541. Recuperato da https://riviste.upra.org/index.php/ao/article/view/380

Abstract

Sommario: In questo studio, abbiamo cercato di stabilire se e come la metafisica della partecipazione può offrire uno strumento valido per l’“ermeneutica della riforma nella continuità” che Benedetto XVI auspicava in vista di una giusta comprensione del Vaticano II. Ispirandoci all’ontologia di Cornelio Fabro ed all’ecclesiologia di Charles Journet, investighiamo e ordiniamo sotto questa luce cinque grandi novità del Concilio: 1. La “sussistenza” della Chiesa di Cri¬sto nella Chiesa Cattolica, che da sola dispone della totalità del dispositivo salvifico, rimanda a ciò che chiamiamo l’“ecclesialità per essenza”; 2. la presenza di “elementi di santificazione” al di là dei confini visibili della Chiesa cattolica evidenzia la realtà di una “ecclesialità per partecipazione”; 3. i “raggi di verità” operanti nelle comunità e denominazioni religiose non cristiane vanno interpretati come disposizioni che manifestano la partecipabilità della condizione umana alla Rivelazione cristica; 4. la libertà civile in materia religiosa risulta dalla trascendenza della persona umana rispetto allo Stato in questa sfera; 5. l’esistenza di un duplice soggetto della suprema potestà magisteriale e giurisdizionale, nella Chiesa, costituisce un caso assai originale di partecipazione univoca alla stessa perfezione. Parole chiave: Tommaso d’Aquino, Cornelio Fabro, Charles Journet, ermeneutica di continu¬ità, ecclesiologia conciliare, metafisica della partecipazione, gradi di appartenenza alla Chiesa, libertà religiosa, collegio episcopale. Abstract: In this study, we have sought to establish if and how the metaphysics of participation can offer a valid instrument for the “hermeneutics of reform in continuity”, which Pope Benedict XVI encouraged for a correct understanding of Vatican II. Using the ontology of Cornelio Fabro and the ecclesiology of Charles Journet as inspiration, we have studied and organized under this light five great novelties of the Council: 1. the “subsistence” of the Church of Christ in the Catholic Church, which alone has the totality of the means of salvation, refers to “ecclesiality per essentiam”; 2. The presence of “elements of sanctification” beyond the visible limits of the Catholic Church manifests the reality of an “ecclesiality per participationem”; 3. the “strains of truth”, at work in the non-Christian communities and denominations are interpreted as means that manifest the participability of the human condition to Christic Revelation; 4. civil liberty in religious matters, results from the transcendence of the human person with respect to the State in this sphere; 5. the existence of a twofold subject of supreme magisterial and jurisdictional power in the Church, constitutes a very particular case of univocal participation in the same perfection. Key words: Thomas Aquinas, Cornelio Fabro, Charles Journet, Hermeneutic of continuity, conciliar ecclesiology, metaphysics of participation, degrees of belonging to the Church, reli¬gious freedom, Episcopal college.
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