Abstract
Sommario: il presente articolo studia i problemi di autenticità e di contenuto del canone 29 del concilio di Arles dell’anno 314, che stabilisce la legge della continenza perfetta ai chierici sposati. L’autenticità del canone è stata messa in dubbio da parecchi studiosi, perché i canoni 24 a 29 non si trovano in diversi manoscritti. Tuttavia, il contesto antidonatista del concilio di Arles del 314 e la prassi unanime del celibato in Occidente giustificano una nuova ricerca su quest’argomento. Il concilio di Arles fu un concilio generale con rappresentazione di vescovi di tutto l’Occidente e fu convocato per risolvere la crisi dello schisma donatista e riorganizzare la Chiesa distrutta dalla persecuzione di Diocleziano e Galerio. Non soltanto il carattere generale del concilio arleatese e il suo contesto antidonatista possono corroborare la tesi dell’autenticità del canone 29, ma anche lo stesso contenuto del testo apre una finestra verso la prassi del celibato in Occidente.
Parole chiavi: celibato clericale, Concilio di Arles, legge canonica, continenza.