Abstract
Lo studio metafisico dell’ente in quanto ente e delle sue proprietà trascendentali richiede una fondazione ontologica secondo le cause intrinseche e una fondazione teologica secondo le cause estrinseche. Seguendo il metodo della risoluzione secundum rationem, l’Aquinate fonda le proprietà trascendentali dell’ens in se (res, unum) e le proprietà trascendentali dell’ens in ordine ad aliud (aliquid, verum, bonum) sulla composizione reale dell’essenza e dell’actus essendi nelle creature. La fondazione teologica segue il metodo della resolutio secundum rem e coinvolge le nozioni di partecipazione trascendentale e causalità analogica. La predicazione analogica dei trascendentali di Dio e delle creature è fondata sui rapporti di causalità estrinseca (efficiente, esemplare e finale). Si vede che ogni trascendentali coinvolge una linea causale predominante: ad esempio, l’unum e la causalità efficiente, il verum e la causalità esemplare, il bonum e la causalità finale. Res e aliquid anche hanno fondazioni teologiche: una creatura è res a causa della determinazione esemplare della sua essenza ed è aliquid a causa della distinzione e della diversità effettuata nelle creature per le idee divine.