Abstract
La cosiddetta maternità surrogata è una pratica in crescente diffusione in vari paesi del mondo. Dietro le apparenze di una presunta libertà della donna di disporre liberamente del proprio corpo, essa nasconde la realtà di uno sfruttamento delle donne appartenenti alle fasce socialmente e geograficamente più vulnerabili, che ha tutte le caratteristiche di una moderna forma di schiavitù posta al servizio di cospicui interessi economici. Le radici di questo fenomeno si trovano in una plurisecolare tradizione di svalutazione della donna e della sua corporeità che ha permeato le più diverse culture e continua ancora oggi, in forma latente, nonostante il riconoscimento ufficiale della sua pari dignità sul piano giuridico.