An Ascetical Interpretation of the Beatitudes According to Saint Chromatius
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Parole chiave

San Cromazio, Beatitudini, ascetica

Come citare

Kingsland, J. (2025). An Ascetical Interpretation of the Beatitudes According to Saint Chromatius. Alpha Omega, 27(3), 277–299. Recuperato da https://riviste.upra.org/index.php/ao/article/view/4417

Abstract

San Cromazio fu vescovo di Aquileia dal 388 al 407 circa. Nel 1969 e nel 1971 sono stati pubblicati alcuni suoi sermoni e omelie che fino ad allora erano stati attribuiti ad altre persone, aprendo così la possibilità di studiare i suoi scritti. Tuttavia, da allora i commenti ai suoi scritti dal punto di vista della morale sono stati molto scarsi.
Cerchiamo di osservare la differenza tra ciò che San Cromazio chiede al cristiano comune e ciò che chiede a pochi eletti, cioè gli asceti, che hanno fatto il grande salto di lasciare tutto per seguire Cristo. Ciò può essere fatto confrontando il Sermone 41 con il Tratto 17 del Vangelo di Matteo. Entrambi vertono sul tema delle Beatitudini ed entrambi sono completi, ma il Sermone 41 è speciale in quanto San Cromazio si rivolge specificamente a un gruppo di asceti.
Cominciamo a considerare la visione generale di San Cromazio sulle Beatitudini, poi consideriamo il Sermone 41 in particolare e infine facciamo un confronto tra ogni Beatitudine secondo il Sermone 41 e il Tratto 17.

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