Abstract
L’articolo offre alcune riflessioni teologiche attorno al mistero dell’incarnazione del Verbo di Dio e il luogo della sua trattazione nel disegno della Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino. In particolare si affronta il rapporto tra il mistero dell’immutabilità divina e l’evento incarnazionista, rivelatorio della natura di Dio immutabile e impassibile, che nel Figlio incarnato, nella sua passione e morte, si offre per la salvezza dell’uomo peccatore. Nella dottrina tomista è proprio la dinamica dell’Incarnazione a rivelare la positività e la beatitudine dell’immutabilità di Dio e del suo amore, che garantisce l’efficacia della salvezza del genere umano.