Abstract
La compassione quale virtù che ci rende somiglianti a Dio, e particolarmente al Verbo fatto carne per la nostra salvezza, si configura come tale soltanto alla luce della visione antropologica cristiana. Nel presente articolo vogliamo ripercorrere brevemente il pensiero cristiano sviluppato dai primi Padri e teologi della Chiesa riguardo alla dignità dell’uomo nella sua integralità, confrontandolo con il pensiero filosofico dell’epoca, cioè con il medio-platonismo. A partire da una teologia della «carne» si può radicare la vera compassione cristiana.