Abstract
Sommario: La “riforma nella continuità” nell’insegnamento della Chiesa sul valore di san Tommaso come filosofo e, più in particolare, come guida negli studi filosofici dei candidati al sacerdozio, si coglie: a) nell’identificazione del problema principale, che serve da cornice a tale insegnamento e che rimane nel tempo: il rapporto fede e ragione; b) nello studio degli interventi del Magistero che si sono occupati di san Tommaso filosofo, con particolare attenzione al contesto immediatamente precedente al Concilio Vaticano II; c) nell’interpretazione del testo conciliare che principalmente si è occupato dell’argomento, vale a dire, Optatam totius n. 15; e, finalmente, d) nella ricezione post-conciliare di questo insegnamento.
Parole chiave: S. Tommaso d’Aquino, studi filosofici, fede e ragione, magistero ecclesiale, Concilio Vaticano II, formazione dei seminaristi.
Abstract: We see the “reform in continuity” in the Church’s teaching on the value of Saint Thomas Aquinas as Philosophy, and, more particularly, as guide in the philosophical studies of candidates to the priesthood, in four ways: a) in the identification of the principal problem that functions as a cornerstone in such teaching and that endures throughout time – the relation between faith and reason; b) in the study of the Magisterium’s interventions regarding Saint Thomas as philosopher, particularly as regards the time immediately before the Second Vatican Council; c) in the interpretation of the Council’s text that deals with the argument – Optatam totius, n. 15; and lastly, d) in the post-conciliar reception of this teaching.
Key words: St. Thomas Aquinas, philosophy studies, faith and reason, Church’s Magisterium, Second Vatican Council, formation of seminarians.